Il
romanzo è ambientato in Etiopia in due
differenti periodi.
Il
primo di questi va dal 1770 al 1771 e la storia
si svolge a Gondar, nei suoi ultimi anni come capitale
dell’impero, al termine di uno dei momenti più straordinari
della storia di questo paese. Personaggio chiave è l’imperatrice
madre Mentewab che, in precedenza come consorte dell’imperatore
e successivamente come tutrice prima del figlio e poi del nipote
a loro volta saliti al trono, di fatto governa il paese per più
di tre decadi, caso unico per una donna nella storia etiopica. Colta
e capace, non riesce però a impedire la decadenza della dinastia
fra faide di potere, tensioni etniche e conflitti religiosi che
sfociano in una serie di devastanti guerre civili.
La seconda parte è ambientata ai giorni nostri,
in un’Etiopia alle prese con la difficile transizione
verso la modernità e che ancora fatica a liberarsi
dai fantasmi del suo recente passato.
La
decadenza della dinastia gondarina è stata ricostruita attraverso
un’ampia ricerca bibliografica e in loco durata più
di due anni. I principali personaggi di quel periodo sono
effettivamente esistiti e molte delle vicende raccontate in questo
romanzo hanno un fondamento storico, mentre altre sono
totalmente di fantasia ai fini della narrazione. I protagonisti
della seconda parte sono invece del tutto inventati e ogni riferimento
a fatti o persone realmente esistite è da considerarsi assolutamente
casuale e involontario salvo, naturalmente, la narrazione di eventi
storici e delle circostanze nelle quali sono avvenuti.
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